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Pnnr: 5,3 mld per Sostenibilità e Digitalizzazione del Comparto Agricolo

Incremento sostenibilità e digitalizzazione attività agricole, Rafforzamento dei contratti di filiera e di distretto, Tutela del territorio e delle risorse idriche. Questi i punti salienti contenuti nel Pnnr- (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che verrà presentato presentato entro il prossimo 30 Aprile a Bruxelles dal Governo Draghi.

La responsabilità dell’attuazione del piano sarà affidata a strutture operative definite all’interno dei ministeri e degli enti locali, che dovranno assicurare la realizzazione degli investimenti nei tempi previsti e la gestione efficace delle risorse. Ma ecco nel dettaglio i provvedimenti che più interessano il settore primario.

Il Pnrr intende sostenere attraverso contributi in conto capitale l'ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano nuove tecniche di agricoltura di precisione (come riduzione di utilizzo pesticidi del 25-40% a seconda dei casi applicativi) e l'utilizzo di tecnologie di agricoltura 4.0, nonché l'ammodernamento del parco automezzi al fine di ridurre le emissioni (-95% passando da Euro 1, circa 80% del parco attuale, a Euro 5). A questo obiettivo la bozza destina 500 milioni di euro. Inoltre, in ottica di economia circolare, l'investimento include l'ammodernamento della lavorazione, stoccaggio e confezionamento di prodotti alimentari, con l'obiettivo di migliorare la sostenibilità del processo produttivo, ridurre/eliminare la generazione di rifiuti, favorire il riutilizzo a fini energetici.

Nel documento programmatico da consegnare alla Commissione europea si parla anche di "ammodernamento e utilizzo di tetti di edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale per la produzione di energia rinnovabile, aumentando così la sostenibilità, la resilienza, la transizione verde e l'efficienza energetica del settore e contribuire al benessere degli animali".  In particolare, il progetto si pone l'obiettivo di rimuovere l'eternit/amianto sui tetti delle strutture produttive e incentivare di conseguenza l'installazione di pannelli di energia solare sfruttando le superfici riqualificate, consentendo di arrivare a coprire 2.4 milioni di metri quadri con una potenza installata di circa 0,24 GigaWattora. L'investimento previsto per questo obiettivo è di 830 milioni di euro.

Ultimo punto il rafforzamento dei contratti di filiera e di distretto attraverso "programmi di investimento integrati su tutto il territorio nazionale finalizzati alla transizione ecologica e circolare delle aziende, alla creazione di opportunità di lavoro e all'innovazione del sistema produttivo". L'intenzione è di arrivare ad avere 46 contratti attivi entro il 2026.

Questo dovrebbe consentire di ridurre l'uso di pesticidi per il settore agroalimentare, le emissioni di gas effetto serra e di sprechi alimentari. Migliorare l'efficienza energetica e potenziare l'utilizzo di energie rinnovabili. Ma anche rafforzare le relazioni inter-settoriali lungo la catena del valore; promuovere l'uso efficiente delle risorse forestali, valorizzando l'aggregazione e le associazioni di imprese, gli accordi commerciali e le reti. Si parla poi di sostituzione di serre obsolete e inefficienti dal punto di vista energetico; promozione di aggregazione tra operatori, contribuendo a contrastare lo spopolamento delle zone rurali. Anche per questi obiettivi lo stanziamento previsto è di 830 milioni.