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Agricoltura 4.0. Italia a Quota 1 % di Precision Farming In evidenza

l'Italia ancora lontana dagli Standard Europei in Termini di Agricoltura di Precisione, con solo il 1 % del suolo nazionale coinvolto nel processo di Digital Farming.

La Precision Farming offre la possibilità attraverso sensori e satelliti di avere dati in tempo reale. Consente di ridurre il consumo di suolo, gli sprechi di acqua, il ricorso alla chimica e di migliorare attraverso la blockchain le informazioni sulla qualità e sull’origine dei prodotti. Può migliorare la qualità e ridurre i costi di produzione.  È l’agricoltura che fa leva su strumenti smart come guida automatica, sensori, digitale, biostimolanti. Si tratta della frontiera avanzata del comparto che, con riferimento agli strumenti di precisione, è adottata solo sull’1% della superficie agricola complessiva del Paese. Nonostante le tecnologie di guida satellitare, la gestione dei dati, la precisione nelle operazioni colturali siano da più parti ritenute indispensabili per un’agricoltura sostenibile, l’Italia non tiene il passo degli Usa, primo paese utilizzatore al mondo degli strumenti di precisione, né di altri competitor europei come Germania e Francia. Questo nonostante si tratti di strumenti che presentano vantaggi ineguagliabili sia in termini di sostenibilità ambientale, che in termini di qualità dei prodotti, sia per il contributo che danno anche ad aziende di piccole e medie dimensioni nel miglioramento dell’organizzazione aziendale e del risultato economico, di tracciare intere filiere etichettando i prodotti con la massima attendibilità delle informazioni.

Cosa occorre fare per incentivare l’utilizzo di questi strumenti innovativi anche in Italia? Secondo l’Alleanza Cooperative Agroalimentari  EmiliaRomagna che proprio lo scorso 3 Ottobre ha organizzato in Provincia di Bologna la I° Giornata ddedicata all’Innovazione in Agricoltura, si dovrebbe stimolare in primo luogo la politica allo stanziamento di fondi specifici per la sua implementazione, arrivando alla scelta di erogare finanziamenti solo alle imprese che fanno innovazione. Occorre inoltre affrontare l’agricoltura innovativa in un’ottica di aggregazione e investire sulla formazione: sono ancora poche le aziende con adeguate capacità professionali in grado di gestire l’introduzione di strumenti di agricoltura 4.0.

Uno dei motivi per cui l’Agricoltura di precisione, pur essendo disponibile da circa 20 anni, fatichi a diffondersi è perché gli agricoltori spesso non sono in grado di comprenderne i reali benefici e temono sia semplicemente più costosa. Si tratta invece dello strumento ideale per vincere la vera grande sfida dell’agricoltura, quella di produrre di più in maniera più sostenibile. Solo con il ricorso a sistemi gestionali di dati e informazioni ad alto contenuto di conoscenza sarà possibile produrre alimenti con il minor impatto possibile sull’ambiente. Un valore aggiunto per agricoltori e soprattutto  per i consumatori, i quali   sempre di più  ricercano imprese agricole che producono rispettando l’ambiente e la salute, facendo ricorso ad esempio ai biostimolanti per ridurre la chimica nei campi.

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